Aspettiamo senza avere paura, domani

Canzoni e disquisizioni su Lucio D.

Sabato 13 maggio – ore 21: 00
SAREZZO
teatro San Faustino – via IV Novembre
ingresso 10 euro – 7 ridotto

di e con Sasà Calabrese, Dario De Luca, Daniele Moraca
produzione Scena Verticale

Lucio Dalla aveva dita troppo corte per suonare il piano, non conosceva abbastanza la musica per comporre, aveva un fisico lontano da ogni canone, aveva collezionato insuccessi discografici,non aveva una cultura da intellettuale. Eppure è diventato uno dei più grandi cantautori della storia della musica italiana ed è stato così importante anche perché è stato l’artista che, insieme a Roberto Vecchioni, ha riflettuto di più sulla “forma canzone” e sulla sua funzione semiotica e comunicativa.

Un ruolo fondamentale in questo percorso per Lucio lo hanno giocatole sue grandi amicizie intellettuali, in particolare con artisti e intellettuali quali Roberto Roversi, Francesco De Gregori, Dario Fo.

In una sua intervista al Corriere della Sera nel 2002, Lucio diceva: 

“Tutti i testi delle mie canzoni sono sempre piccoli racconti, ipotesi di sceneggiature”.

Da qui nasce l’idea di unire la forma canzone con la parola, con l’arte diteatralizzarla, cercando di creare uno spettacolo dove le canzoni delgenio bolognese arrivino sotto forma di racconto, un racconto orizzontale,come se fosse un film, come se fossero storie cucite a mano dalla musica. 

Canzoni, dunque, cantate e recitate, riflessioni sulla musica, aneddoti sulla vita artistica di Lucio, artista unico e imparagonabile, e di tanti colleghi che formano il frastagliato arcipelago della canzone d’autore italiana, si dipaneranno nello spettacolo in un clima di leggerezza e di ronia, in cui non mancherà il coinvolgimento del pubblico.

Questo spettacolo è stato ideato e scritto durante i mesi della pandemia,per esorcizzare la paura, per sentirci uniti anche a distanza. 

Probabilmente anche il titolo stesso fa da didascalia al pensiero che i tre artisti hanno cercato di trasmettere.

Sasà Calabrese

Cantante e autore, musicista, poli-strumentista. Essenzialmente autodidatta, ha progressivamente integrato la crescita teorica e strumentale venendo a contatto con molteplici figure di rilievo del mondo jazzistico, partecipando avari stage, seminari e master class.Ha suonato e collaborato con Marco Tamburini, Joe  Amoruso, GIgiCifarelli, Cristal White, Max Ionata,Dan Kinzelman, Eric Daniel, MikeApplebaum , Luca Aquino, Joe Barbieri, Gegè Telesforo, Beverly Lewis 

Geoff Westley e tanti altri. 

Nel 2007 incide il con gli SMAF QUARTET “Poesie di carta” per la Picanto Records distribuito EGEA . Per la stessa etichetta incide con il progetto MÀS EN TANGO (2012),In Milonga (2014), Alfredo Biondo Sextet (2015), Conserve (2018). Collaborazioni nelpop con Federico Zampaglione [Tiromancino], Linda Valori, Jenny B, Simona Bencini,Mario Venuti, Rossana Casale, Pierdavide Carone, Enrico Ruggeri, Fausto Mesolella, Amedeo Minghi, Roy Paci ed altri. Suona stabilmente nella formazione della famosa cantautrice Mariella Nava. 

Collabora attualmente con Anna Mazzamauro, suonando ed arrangiando insieme con i MÀS EN TANGO le musiche composte da Amedeo Minghi. Per Anna Mazzamauro scrive le musiche originali per la sue commedie Divina e per Belvedere. 

Vincitore del PREMIO MARCO TAMBURINI 2016 | Finalista Premio Fabrizio De Andrè2017| Sezione Calabria | Vincitore del PREMIO NAZIONALE MUSICA D’AUTORE  Bitonto Suite 2019 |Finalista TARGA TENCO 2019| Sezione Opera Prima

Daniele Moraca

Musicista e cantautore di lungo corso,docente e ricercatore. Nell’antica tradizione dei cantastorie, deitrovatori e dei più moderni cantautori,le sue canzoni raccontano delleemozioni e delle tensioni cheaccompagnano il viaggio di un uomo.Autore del disco “L’Aquila e lanuvola”. Laureato al Dams, con unatesi dal titolo “Antropologia e poeticanella canzone d’autore italiana: ilviaggio interrotto di Rino Gaetano”.Ha tenuto un corso presso l’universitàdella Calabria per l’insegnamentosulle poetiche della canzone d’autoreitaliana. 

Moraca promuove la canzone italiana d’autore all’estero, attraverso lezioni-concertoe l’interpretazione dei suoi testi nella lingua nazionale dei paesi in cui lo stessocantautore si esibisce. Negli ultimi anni, ispirato da una forte passione per la musicadi contaminazione e le arti performative e visive, ha arricchito la sua attività con nuovielementi creativi quali il teatro, la danza e la pittura a rappresentare un mondo dovela musica dà origine ad una nuova estetica espressiva capace di influenzare ilpatrimonio culturale e simbolico con cui si identifica il pubblico italiano all’estero. Lamusica di Moraca racchiude un vasto repertorio di brani ricchi di poesia, intrisi disentimento, ma anche accorti alle tematiche sociali e di attualità. Un genere caldo emediterraneo dove testi, voce e chitarra portano con sé storie di vita vissuta,cronache e leggende, trasformando le sue narrazioni in patrimonio comune. 

L’interesse per la canzone d’autore spinge Moraca all’analisi dei canti poetici musicalidal punto di vista antropologico. La sua attività musicale inizia negli anni ottanta efino ad oggi il suo percorso artistico lo ha caratterizzato per l’impegno e per lapassione della popular music. Ha partecipato a vari seminari/concerti in campomusico/antropologico all’estero: “La canzone d’autore italiana” – ULB Università(Bruxelles). “Europe Day” – Concerto al Teatro Coloseum Club (Sarajevo). “Il viaggiodel cantastorie” – University of British Columbia (Vancouver). “The eagle and thecloud” – Lezione concerto in Torshvn (Faroe Island). “Popular music”:FARE/ASCOLTARE/INSEGNARE –Università della Calabria (Cosenza). 

Dario De Luca

 Regista, autore e attore nel 1992 fonda con Saverio La Ruina la compagnia Scena Verticale e dirige dal 1999Primavera dei Teatri, festival sui nuovi linguaggi della scena contemporanea. Dal 2013 al 2018 è titolare con la compagnia della residenza Progetto More al teatro Morelli di Cosenza. La Stanza della memoria (La Mongolfiera, 1998),scritto con Saverio La Ruina, è segnalato al Premio Nazionale  Teatrale Città di Reggio Calabria‘96. Il suo U Tingiutu. un Aiace di Calabria (Abramo Editore, 2010) è finalista al Premio Riccione per il Teatro 2009

Sempre col Tingiutu, nel 2011 vince il Premio Antonio Landieri – Teatro di Impegno CivileIII edizione come migliore attore. Nel 2012 Morir sì giovane e in andropausa, di cui è regista co- autore e attore protagonista, vince il Premio Romarip Arte. Nel 2017 Il vangelo secondo Antonio (La Mongolfiera, 2018) vince il Premio per la migliore regia al Premioper il Teatro e la Drammaturgia Tragos – Ernesto Calindri XIII edizione (testo segnalato al Premio Fersen alla Drammaturgia 2017 – XIII edizione). Del 2018 è Lo psicopompo(Edizioni Erranti – La scena di Ildegarda, 2020) da lui scritto, diretto e interpretato,Premio Sipario Centro Attori in categoria “due personaggi” e Premio Ubu 2019 per il“Miglior Progetto Sonoro” (assegnato a Hubert Westkemper), spettacolo che ha ricevuto anche una candidatura nella categoria “Miglior Attrice” a Milvia  Marigliano. Tra i suoi lavori de-viados (1998), Hardore di Otello (2000), Kitsch Hamlet (2004), Il diario di Adamo ed Eva (2018), Re Pipuzzu fattu a manu (2019). 

Nel 2012 è fondatore e frontman della Omissis Mini Orchestra (Premio Musica contro le mafie 2012 con Il male minore).