Dal 8 febbraio al 25 maggio torna “Proposta. Progetto teatrale per la Valle Trompia”, una produzione dell’Assessorato alla Cultura della Comunità Montana di Valle Trompia con la direzione artistica di “treatro terrediconfine” Associazione Culturale, che per quest’anno vede il coinvolgimento di undici Comuni della Valle (Bovezzo, Caino, Concesio, Gardone V. T., Lodrino, Marcheno, Marmentino, Nave, Sarezzo, Tavernole s/M, Villa Carcina), di molti sponsor locali e con il contributo di “Circuiti spettacolo dal vivo” della Regione Lombardia.

Anche quest’anno vogliamo aprire la rassegna con una domanda, e con un augurio. La domanda consueta degli organizzatori di una rassegna sarebbe: come si può fare per catturare nuovo pubblico? La nostra risposta è: cambiamo la domanda. Il teatro non è uno schermo televisivo, non deve catturare: è un evento sociale, è un incontro tra persone: e quindi la domanda più corretta è: qual è il ruolo sociale del teatro oggi? Come può fare a trovare la strada di casa? La risposta non la affidiamo alle parole, ma agli eventi della rassegna: agli spettacoli, ai laboratori, agli incontri, al viaggio del teatro attraverso la Valle Trompia non per catturare, ma per condividere, ma per vivere. E allora l’augurio suona naturale: di esserci, di abitare un evento sociale vivo e potente, una casa pronta ad ospitare, pronta alle contraddizioni e ai dubbi, così come alle emozioni e agli incontri. Se “la vita è l’arte dell’incontro” , il teatro ne è luogo simbolo.

Esserci è compito nostro. Da sempre caratterizzata da una poetica legata alle tematiche sociali, la rassegna 2019 mantiene questa sensibilità, nella convinzione che la forma espressiva della teatralità debba parlare alla gente del proprio tempo, incoraggiando riflessioni, nuovi pensieri ed intense emozioni. .

Sarà il mondo complesso e contraddittorio dei giovani filo conduttore delle scelte artistiche.

Tematica affrontata da diversi punti di vista.

La realtà-non realtà di facebook, realtà virtuale, un‘allucinazione continua di sogni di successi e incubi di fallimenti messa in scena in “SocialMente” dagli attori Claudia Marsicano e Francesco Alberici; problematiche di figli e di rapporti familiari, indagate da Mario Perrotta in collaborazione, per la drammaturgia, con Massimo Recalcati. Nello spettacolo “In nome del padre” interpreta tre padri che incontrano tre tipologie di adolescenti cercando di affermare nel migliore dei modi il loro diritto ad essere padri; “La scuola non serve a nulla” del teatro della Cooperativa con Antonello Taurino è un viaggio tragicomico tra i paradossi della scuola di ieri e la “buona scuola” di oggi, dove precariato si coniuga con scuole di frontiera di classi terremotate, multirazziali, multilinguistiche, multireligiose.

Altro spaccato giovanile viene proposto dal drammaturgo Emanuele Aldrovandi con il pluripremiato spettacolo “Nessuna pietà per l’arbitro” in cui le mura domestiche diventano palco, campo da gioco, ring per scontrarsi-incontrarsi su individualismo, bene comune, gestione dell’economia famigliare nell’assenza di un lavoro stabile.

Il Campo da gioco per sognare, sognare di vincere e raggiungere un obbiettivo che diventa rivincita sociale per calciatori di ieri ma, per tanti ragazzi delle periferie del mondo, anche di oggi, è narrato nella pièce di Pietro Mazzoldi “Fóbal”. L’evento sportivo è focus di una vita di provincia, di aggregazione ancora possibile intorno al pallone che corre verso il goal.

I giovani di ieri, quelli della fine degli anni ‘70 inizio ‘80, quelli del Dams di Bologna, quelli dei collettivi, quelli dell’autocoscienza, ci vengono raccontati dallo spettacolo “Mi chiamo Andrea e faccio fumetti” di Christian Poli con Andrea Santonastaso che scrivono, disegnano e interpretano il più grande creatore di fumetti (e non solo) italiano di quegli anni: Andrea Pazienza.

I giovani sono la società di oggi, il mondo, la storia di questi anni e altre compagnie scelte per il progetto parlano proprio di ciò che li-ci circonda, dei rapporti, delle illusioni e delle speranze di una generazione . Ecco allora che Natalino Balasso e Marta Dalla Via con “Delusionist” fanno i conti con uno standard di sopravvivenza sempre più alto e con la frustrazione che ne deriva.

Ironia e umorismo sono messi in campo pure da Andrea Cosentivo che delinea magistralmente in “Lourdes”, personaggi, ciascuno con le proprie aspettative e speranze, in viaggio verso la meta in attesa di un miracolo risolutivo.

Nel mese di marzo e inizio aprile sono concentrati alcuni eventi che vedono protagoniste le donne.

Metafisica dell’amore” è uno spettacolo comico che parla dell’amore, amore senza muri, senza barriere, senza ostacoli. Amore di giovani donne che amano altre donne. L’amore come sentimento universale in cui tutti provano le stesse emozioni. Un passo in più della Compagnia delle Brugole verso il rispetto della differenza contro ogni discriminazione.

La più lunga ora – Ricordi di Dino Campana amore, amore di un poeta pazzo per una scrittrice, una poetessa, una donna che in lui e per lui si consuma è lo spettacolo intimo, forte, portato in scena dall’attore Vinicio Marchioni per omaggiare la memoria di un personaggio complesso per provare a dire che soltanto la poesia salverà il mondo.

Poesia che ritroviamo in “Piccolo Canto di resurrezione” messo in scena da cinque attrici Francesca Cecala, Miriam Gotti, Barbara Menegardo, Ilaria Pezzera, Swewa Schneider. Voci di donne, tipologie di donne che narrano, con un canto polifonico, personali rinascite, vite che cambiano e modificano il corso della storia, quotidiano rimescolato passando attraverso dolore, rabbia ma soprattutto gioia e riso che contagia, che apre e libera.

Le gemelle Mejerchold” alias Francesca Airaudo e Giorgia Penzo, impastano comicità e riso recuperando quella dimensione surreale e e infantile che vive ancora tra teatro e circo, per raccontarci, con gag clownesche, la femminilità quella stereotipata da rivista o da varietà televisivo.

Utilizza la clownerie Giuliana Musso in “Tanti saluti” per affrontare con coraggio il racconto delle nostre paure, degli smarrimenti e dei paradossi che mettiamo in atto di fronte alla disgrazia, alla malattia, alla malasanità, alla morte e di cosa siamo disposti a fare pur di nascondere, a noi stessi, la nostra vulnerabilità e finitezza

Spazio particolare occupa nel cartellone la produzione di treatro terrediconfine “Baule Vagamondo” . Per chi sta crescendo e per chi aiuta a crescere, è omaggio all’infanzia, alla fantasia, all’accoglienza. E’ un viaggio di meraviglia, storie di mare, storie di incontri, di cieli, profumi, magie. Pietro Mazzoldi e Mariasole Dell’Aversana danzano, cantano, narrano magistralmente storie di “terra vista dalla luna”.

Crediamo fortemente che il lavoro teatrale debba avere una partecipazione attiva, una sperimentazione territoriale e per questo le tematiche saranno affrontati anche negli esiti di laboratori teatrali gestiti dall’Associazione, che debutteranno durante “Proposta”.

Laboratori con CRA – Rovedolo; CRH – Mamrè “Firmo Tomaso”; CRM – Cooperative “Gaia” “Fontana” ; Laboratori con adolescenti, bambini, adulti e studenti della Scuola Superiore.

A fine rassegna la compagnia “I Maniaci D’Amore” cureranno il laboratorio “Il corpo, la scrittura, la voce”

Treatroterrediconfine

una produzione

Comunità Montana di Valle Trompia- Assessorato alla Cultura / treatro terrediconfine – Associazione Culturale

direzione artistica: treatro terrediconfine

organizzazione, ufficio stampa e promozione: Fabrizio Foccoli, Fabrizia Guerini, Pietro Mazzoldi

staff tecnico: Andrea Gentili, Andrea Ghidini,

collaboratori: Luca Costa, Francesca Muffolini, Tiziano Pintossi, Mario Ricci,

Antonia Sabatti, Ivana Tanghetti

grafica: Luca Mutti

Comuni coinvolti:

Bovezzo, Caino, Concesio, Gardone Val Trompia, Lodrino, Marcheno, Marmentino, Nave, Sarezzo, Tavernole sul Mella, Villa Carcina

 

Informazioni:

treatro terre di confine – Associazione Culturale Comunità Montana di Valle Trompia – Area Cultura

Via Dante, 159 – Ponte Zanano di Sarezzo (BS) tel 360 1030495

tel e fax 030 8901195 cell. 338 5946090t unico@civitas.valletrompia.it

kontakthof@treatro.it http://valtrompia.cosedafare.net

www.treatro.it www.facebook.com/comunitamontanavalletrompia

www.facebook.com/treatro.terrediconfine

Ingresso agli spettacoli: 5 euro

per lo spettacolo “Delusionist”

ingresso 15 euro

per gli spettacoli: “In nome del padre”; ”La più lunga ora” e “Tanti saluti”

ingresso 10 euro

prevendite per “Delusionist” presso

treatroterrediconfine via Dante 159 – Sarezzo

030 8901195 – 338 5946090

Per accedere allo “Spazio Praticabile”

è necessaria la tessera Associativa 2019

di “treatro terrediconfine

Associazione Culturale” a sottoscrizione libera