Giovedì 30 Marzo – ore 21:00
SAREZZO
Spazio Praticabile – via Dante, 155
ingresso gratuito e tessera treatro terrediconfine (sottoscrizione libera)
con Michele D’Aquila, Valentina Salerno
e il coro di adolescenti del laboratorio di treatro terrediconfine regia Michele D’Aquila
Il lavoro nasce dall’immagine dei migranti di ieri e di oggi: siamo partiti dalla forza espressiva di quegli scatti (sguardi pieni di aspettativa o di paura, corpi ammassati come pesci, madri-coraggio avvinghiate ai loro figli, per scoprire che le immagini dei viaggi, dell’attesa, i volti di chi parte e di chi resta sono sempre gli stessi. Nel passato come nel presente, nella cronaca come nella finzione letteraria (abbiamo preso in prestito le parole delle “Supplici”di Eschilo) e che gridano con lo stesso dolore e la stessa umanità.
Il lavoro ha la forma di un reading teatralizzato a due voci. Due i registri: quello poetico, per dare voce a quelle immagini, e quello critico, per contestualizzarle (in senso storico e giuridico) e metterle in relazione l’una con l’altra. Michele D’Aquila
I versi di Eschilo si intrecciano e si confondono con i volti e racconti dei migranti che approdano in Sicilia dalla costa africana, dopo peripezie inenarrabili. La spietata logica del respingimento di chi si presenta supplice, alle porte della città, a chiedere aiuto è deprecabile e inaccettabile per le leggi non scritte del codice etico della gente di mare, ma anche per la sensibilità di una comunità civile. Ma non basta la carità, non basta la pietà: solo la dimensione politica – insegna già Eschilo 2500 anni fa – può affrontare e risolvere positivamente, nel segno del bene comune, la difficoltà di migranti e cittadini.