Dopo un incendio, dopo una festa è il vento che rimane, a portare profumi, a portare rabbia e speranza. Un vento che soffia e un vento che spazza. Riempie spazio, dopo che un incendio lo ha svuotato.
Canzoni e parole e corpi e voce per non lasciare che il vento se ne vada senza lasciare tracce.
Cosa è il 25 aprile? Un punto di partenza? Una linea di confine? Una data? Uno spazio? Un universo di storie, di punti e linee, che trovano il loro compimento in una giornata?
Forse tutto questo, e altro ancora. Ma ancora è una festa, una liberazione, una primavera che dà inizio e chiede inizi. Una scelta.
Due attori, due sedie e una chitarra e per raccontare, per partire dai punti che formano la storia, per tracciare le linee, per disegnare il panorama che il 25 aprile accoglie.